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Seeing is believing ...

Thanks, Caterina





BUON APPETITO!!!

Quanti siamo a tavola ?

giovedì 29 ottobre 2009

DITALI CON ZUCCA

per 4 persone:

250 gr di pasta tipo ditali o paternosti grandi rigati
1/2 cipolla
50 gr burro
50 gr pancetta affumicata
200 gr di zucca pulita
1/2 lt brodo vegetale o di dado
grana grattugiato
prezzemolo
noce moscata
sale, pepe

Eliminare i semi, i filamenti e la buccia alla zucca e tagliarla a dadini.
Intanto soffriggere la cipolla nel burro insieme alla pancetta a dadini.
Unire la zucca, rosolare pochi minuti e poi aggiungere la metà del brodo caldo, il prezzemolo tritato, una buona grattata di noce moscata e pepe.
Mescolare e lasciar cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti, aggiungendo poco alla volta il restante brodo.
Se occorre aggiustare di sale.
Scolare la pasta al dente e aggiungerla al sughetto di zucca, spolverizzando di abbondante grana grattugiato.
Versare il tutto in una pirofila da forno, gratinare in forno sotto il grill per 5 minuti e servire caldo.
Un ottimo primo per la festa di Halloween...



RISOTTO ALLA ZUCCA

per 4 persone:

200 gr di riso arborio
300 gr di zucca gialla
1 cipolla bianca piccola
50 gr di margarina
750 ml di brodo di dado
1 panetto da 80 gr di Philadelphia
grana grattugiato

Eliminare i semi e la scorza alla zucca, e tagliarla a cubetti piccoli.
Mettere la margarina e la cipolla tritata in una pentola e lasciar fondere dolcemente, aggiungere la zucca e lasciar rosolare a fuoco lento e col coperchio per circa 10 minuti
Aggiungere il riso e un poco di brodo caldo, mescolare.
Il brodo va aggiunto poco alla volta, mescolando spesso e fino a completo assorbimento.
A fine cottura del riso, circa 20 minuti, aggiungere il Philadelphia e il grana grattugiato.
Far mantecare e servire caldo.
Quale risotto migliore per la festa di Halloween???



TAGLIATELLE AL CIOCCOLATO

per 4 persone:

200 gr di semola
70 gr di farina 00
2 uova intere
1 pizzico di sale
2 cucchiai di cacao amaro
acqua tiepida per impastare

Mescolare bene la semola con la farina, aggiungere il sale e il cacao, formare la fontana e rompervi dentro le uova.
Impastare bene, e se l'impasto fosse troppo duro, aggiungere poco per volta un pò di acqua tiepida.
Con la macchina per la pasta tirare una sfoglia diverse volte. L'ultima volta regolare lo spessore più sottile.
Con l'accessorio per le tagliatelle, tagliare quindi le sfoglie e lasciarle asciugare su un canovaccio leggermente infarinato.
Cuocere le tagliatelle al dente e, scolate per benino, condirle col ragù di carne, ma vanno bene anche con il classico sugo alla bolognese...
L'effetto in tavola è assicurato, le tagliatelle marroni contrasteranno in modo spettacolare con il sugo rosso!!!


In alternativa al cacao, si possono mescolare alla farina due cucchiai di polvere di arancia.
Il risultato sarà una pasta di un bel colore arancione!
Una gustosa ricetta per le tagliatelle all'arancia è QUI


ZUPPA DI MARE

per 4 persone:

300 gr di calamari
200 gr di gamberetti
250 gr di cozze nere
500 ml di passata di pomodoro
1/2 cipolla
2 spicchi di aglio
3 foglie di alloro
un ciuffo di prezzemolo
olio extravergine di oliva
peperoncino
pane abbrustolito per accompagnare

Lavare i calamari, eliminare occhi, bocca, pelle ed interiora... meglio sarebbe farseli dare già belli e puliti dal pescivendolo!!
Tagliarli a listarelle e tenerli in una coppa con acqua fredda e sale.
Sciacquare i gamberetti e bollirli in acqua leggermente salata per una decina di muniti.
Strofinare il guscio delle cozze con una paglietta di acciaio per eliminare tutte le incrostazioni.
Aprire a mano la metà delle cozze (prima o poi apro un post e vi faccio vedere come si fa, per chi ancora non lo sa fare e apre le cozze in tegame, con conseguente perdita di sapore dei mitili...) e conservarle con la loro acqua in una ciotolina. L'altra metà lasciarle intere in guscio, l'importante è che sia ben pulito!!

In una capiente pentola, rosolare la cipolla e il prezzemolo tritati finemente e gli spicchi di aglio interi con 5 - 6 cucchiai di olio extravergine.
Aggiungere  la passata di pomodoro e le foglie di alloro, mescolare e cuocere a fuoco lento col coperchio per 10 minuti.
Intanto sgusciare i gamberetti e tenerli da parte.
Eliminare gli spicchi di aglio dal sugo ed aggiungervi i calamari. Continuare la cottura per altri 10 minuti.
Aggiungere quindi i gamberetti sgusciati, le cozze aperte con la loro acqua, e quelle ancora chiuse con il guscio, e un pezzetto piccolo di peperoncino.
Continuare a cuocere a fuoco lento, ma senza coperchio per far restringere un pochino il sugo.
Servire la zuppa di mare calda, accompagnando con crostoni di pane abbrustolito.






lunedì 26 ottobre 2009

"La crostata di mele e mandorle è di Adriano Continisio"

scrivo questo post per solidarietà con Adriano, al quale hanno "rubato" una ricetta e l'hanno spacciata per propria nella "Prova del cuoco"
la ricetta è "crostata di mele e mandorle"

Adriano scrive:


"Siamo alle solite, forum e blog sono considerati da tempo luoghi dove attingere a piene mani senza chiedere autorizzazioni di sorta.
Stavolta è una “illustre signora” l’autrice (non alle prime armi) dell’ ”appropriazione indebita”.
Il 6 di ottobre è andata in onda in una nota trasmissione televisiva, la nuova ricetta della signora in questione, che guarda caso è la copia conforme della mia, datata 2007 e da me inventata di sana pianta, presa dal blog (o da un forum nel quale l’avevo inserita di mio pugno), infischiandosene della licenza Creative Commons, la quale recita chiaramente cosa si possa o meno fare del materiale da me pubblicato ed in calce alla quale prego di chiedere il consenso prima di utilizzare quanto da me scritto.
La MIA crostata di mele e mandorle oramai già gira per la rete come ricetta della nota co-conduttrice, e come tale è anche sull’archivio della rete televisiva che ospita la trasmissione.
Ma è possibile che sia talmente facile e rimanga impunita l’appropriazione del lavoro altrui, spacciandolo (addirittura su una rete di Stato) per proprio?
Mi viene il dubbio che sia così, dal momento che la signora non è nuova a questa pratica: nel lontano 2003, Lydia, di Tzatziki a colazione, vide pubblicata una sua ricetta (che per lungo tempo fu un tormentone che girava nei vari forum), anche questa volta un semplice copincolla, in un libro la cui autrice è proprio la signora e le cui ricette provenivano dalla trasmissione in questione. Ne parla qui, tra parentesi vi consiglio anche di provare la torta caprese cioccolato bianco e limone, a me piacque tantissimo.
E’ proprio tanto difficile spendere due paroline sulla paternità delle altrui cose, a salvaguardia della correttezza personale e dell’altrui lavoro?
Oltre a questi due casi, ce ne sono altri di cui non parlo in questo momento ma che denunciano un’abitudine di vecchia data a questo comportamento a dir poco scorretto.
Ringrazio quanti vorranno linkare questo post e quello di Lydia
p.s.
chi ancora non lo conoscesse, si soffermi sul suo blog , ne vale davvero la pena."


Adriano - Profumo di lievito


Lydia - Tzatziki a colazione


Tanto per dovere, Caterina

giovedì 15 ottobre 2009

CALZONE DI CIPOLLA

"U CALZONE DE CCEPODDE"

Preparare l'impasto per calzone e panzerotti

per il ripieno:

500 gr di cipolle lunghe (o porri o cipolotti)
300 gr di olive verdi "in acqua" baresi (o taggiasche)
4 pomodori pelati
5 filetti di acciughe (sott'olio o salate)
una "spalmata" di crema di ricotta piccante
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
4/5 cucchiai di pecorino o grana grattugiato
sale, pepe

Impastare la farina con gli altri ingredienti, lavorarla molto e quando risulta gonfia, soffice ed elastica, avvolgerla in un canovaccio infarinato e riporla in un luogo riparato a lievitare almeno 2 ore... nel forno "spento" o sotto una coperta va bene.

Intanto preparare il ripieno:
pelare, lavare e affettare sottilmente le cipolle. Quindi lessarle in acqua leggermente salata per circa 10 minuti per togliere il sapore acidulo.
Intanto snocciolare le olive e tagliarle a pezzetti.
Scolare le cipolle e cuocerle nuovamente in una pentola (a fuoco vivace e senza il coperchio, perchè si asciughino un pò) con l'olio, i pelati fatti a cubetti, sale e pepe per 5 minuti.
Aggiungervi le olive e le acciughe diliscate, e continuare a cuocere altri 10 minuti.
Far raffreddare e intanto ungere di olio una teglia (io uso una diametro cm 36 quindi bella grande...)
Stendere su un piano infarinato l'impasto in due dischi sottili non più di 3 mm. e mettere uno dei due nella teglia alzando il bordo.
Spalmarci sopra un cucchiaio raso di crema di ricotta piccante (noi la chiamiamo "ricotta SC'QUANDDE" o "forte") e versarvi dentro il ripieno di cipolle e olive, livellando per bene.
Cospargere il tutto di formaggio grattugiato e coprire col secondo disco di pasta rimboccando i bordi (tagliare l'eccesso di pasta) e sigillando per bene.
Punzecchiare con la forchetta per far fuoriuscire eventuali bolle d'aria, spennellare di olio extravergine di oliva e cuocere il calzone nella parte bassa del forno preriscaldato a 220° per circa 1/2 ora finchè non si colora.


Il calzone si può mangiare anche caldo, ma freddo il giorno dopo è ancora più buono...!
E mi raccomando, deve risultare bello sottile e non "ciccioso" altrimenti è pesante!!
A proposito, se non piace, la ricotta piccante non è obbligatoria! diciamo però che il gusto ci perde se non c'è...

PANZEROTTI DI POMODORO E MOZZARELLA

"LE PANZAROTT CU' LE PUMMDURE E LA MOZZAREDD"

Preparare l'impasto per calzone e panzerotti

per il ripieno:
500 gr mozzarella asciutta o scamorza
500 gr di pomodori pelati in scatola, sgocciolati
formaggio grana grattugiato
sale, pepe
**(eventualmente anche capperi sott'aceto, ricotta forte o acciughe sott'olio)**

Preparare l'impasto mooooolto tempo prima, perchè ha bisogno di lievitare!!!
Nel frattempo preparate il ripieno:
prima di tutto dovete tagliare a pezzetti i pomodori pelati (ATTENZIONE, NON POMODORO FRESCO O CRUDO!!) e metteteli a colare il loro sugo in un colapasta.
Poi tagliuzzate a cubetti piccoli la mozzarella, o scamorza (o male che vada del formaggio a "pasta filata" che cioè si fonda con la cottura e "fili"....)
Quando siete certe che il pomodoro sia abbastanza asciutto mescolatelo con la mozzarella e condite con formaggio grana a volontà , sale, pepe e secondo il gusto con gli ingredienti che ho messo tra parentesi.(**)
In alternativa potete aggiungere origano e prosciutto cotto, meglio se triturato!!
ATTENZIONE: nel caso usaste della mozzarella tipo fiordilatte, lasciare che coli per bene anche il suo latte, altrimenti pregiudicherà  il risultato!!

Intanto mettete sul fuoco una capiente pentola con tanto olio per frittura (io uso quello di semi), abbondate perchè i panzerotti devono galleggiare....

se avete qualcuno che vi aiuta è meglio perchè il procedimento è laborioso:

Quindi prendere l'impasto a piccoli pezzi e stendere col mattarello, formando piccoli dischi di pasta di diametro di 10 cm e dello spessore di circa 2 o 3 mm... non abbiate paura a farli sottili, con la cottura si gonfiano!
Disporre al centro dei dischi una cucchiaiata del ripieno e chiudere i panzerotti a metà , a mezzaluna, premendo benissimo sui bordi e cercando di far fuoriuscire l'aria... io uso anche un attrezzo, la "rotella" che taglia la pasta in eccesso e lascia l'impronta dentellata...
Man mano che fate i panzerotti disponeteli su un panno leggermente infarinato, e appena potete friggeteli nell'olio bollente.
Qui viene la parte più difficile: siccome come già  detto gonfieranno, abbiate l'accortezza di voltarli e girarli spesso nell'olio finchè diventano dorati manipolandoli con palette non appuntite!! dovete evitare che si buchino!!

Man mano che vengon fuori dall'olio io li sgocciolo e li tengo su carta assorbente in una teglia di alluminio, di modo che se non vanno mangiati subito, si possono tenere in caldo nel forno SPENTO!!!!

quando li morderete, caldi caldi, la mozzarella filerà  e verrà  fuori un profuminoooooooo...............
Qui li riempiamo anche con carne macinata, mozzarella e noce moscata; oppure con funghi trifolati con cipolla e prezzemolo e sempre mozzarella; ma vanno bene anche con ricotta e limone grattugiato, o quello che volete, purchè ci sia del formaggio morbido e filante.



PANZEROTTI DI CARNE

"LE PANZAROTT C' LA CARNE"

prima che arrivi la Quaresima qui a Bari si usa mangiare durante la settimana di carnevale i panzerotti  con la carne...


per circa 30 panzerotti:
500 gr di carne macinata misto maiale e vitello
1 cipolla bianca
1 uovo
1 mozzarella asciutta
100 gr di mortadella a fette
grana grattugiato (meglio se pecorino)
noce moscata
sale, pepe
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine di oliva
olio di semi per friggere

Fare il solito impasto per calzone e panzerotti  e far lievitare per due ore...

Rosolare la carne trita in una padella con poco olio extravergine di oliva e la cipolla affettata, aggiungere una grattata di noce moscata, sale e pepe.... tirare con il vino bianco e lasciar raffeddare...
Unire alla carne l'uovo, la mozzarella a cubetti, la mortadella tagliuzzata a straccetti e abbondante grana (o meglio pecorino) grattugiato.
Stendere l'impasto col mattarello e ricavarne tanti dischetti di pasta sottile, su ciascuno dei quali poggiare un paio di cucchiai dell'impasto di carne.
Ripiegare la pasta a mezzaluna, sigillando bene i bordi.
Friggere i panzerotti in abbondante olio di semi bollente, scolare su carta assorbente, servire caldissimi!!!!







CALZONE DI PROSCIUTTO E MOZZARELLA

"U CALZONE C'U PRESUTTE E LA MOZZAREDD"

per 8 persone:

impasto per calzone e panzerotti
200 gr di prosciutto cotto a fette
200 gr di  mozzarelle
6 - 8 pomodori pelati
grana grattugiato
olio extravergine di oliva
sale, origano

Accendere il forno alla temperatura di 220°.
Dopo le 2 ore di lievitazione, dividere l'impasto in due parti e su un piano infarinato, stenderne due dischi sottili col mattarello del diametro di una teglia da pizza di circa cm 36.
Ridurre il pomodoro pelato a pezzetti e lasciarlo colare per farne perdere la gran parte del liquido. Intanto tagliare il prosciutto a listarelle, la mozzarella a tocchetti, e foderare col primo disco di pasta una teglia unta appena di olio.
Riempire con il prosciutto e la mozzarella, il pomodoro pelato, un pizzico di sale, qualche cucchiaio di grana grattugiato e una presa di origano.




Chiudere  con l'altro disco di pasta, sigillando bene i bordi e ripiegandoli sopra al calzone.
Premere tutto intorno con i rebbi della forchetta, fare dei fori e ungerne la superficie con la mano sporca di olio extravergine di oliva




Cuocere nella parte bassa del forno preriscaldato a 220° per 1/2 ora.
La superficie del calzone si deve dorare.



Controllare che sia ben cotto anche sotto, quindi sfornare a lasciar riposare su un tagliere in legno per una mezz'ora almeno.


Il giorno dopo è ancora più buono!!!!

mercoledì 14 ottobre 2009

CALZONE, PANZEROTTI.... MA??

Non so da dove cominciare...
dunque: se dico "calzone" cosa vi viene in mente??? una specie di fagotto a mezzaluna, fatto di pasta di pane, e ripieno di pomodoro, prosciutto e mozzarella, o verdura, o carne, vero???
bè, quì a Bari il calzone è invece una sorta di pizza rotonda chiusa, sempre ripiena, come sopra...
e va cotto al forno.
eccolo!


E se invece vi dico "panzerotto"???? questa è più difficile, vero?? ah ah!
In alcune zone d'Italia il panzerotto, o meglio panzArotto è quel piccolo pezzo di pasta dolce e frolla, a forma di mezzaluna, ripieno però di ricotta, crema o marmellata...
bè, qui a Bari, il panzErotto ha sì forma di mezzaluna, ma pure questo è fatto di pasta di pane, e pure ripieno, come il calzone di prima, di mozzarella, pomodoro, prosciutto, a volte carne macinata, altre di verdura, ricotta, funghi o quant'altro... e la cosa buffa è che si frigge!!!!






Dite che quì a Bari siamo complicati?
provate a mangiarli... e poi mi dite se è complicato...ah ah!!

alla prossima!!

IMPASTO PER CALZONE E PANZEROTTI

per 8 persone:

500 gr di farina 00
250 ml di latte tiepido
2 cucchiaini di sale fino
2 cucchiaini di zucchero
2 cucchiaini di olio extravergine di oliva
1 panetto da 25 gr di lievito di birra

Nota: con queste dosi si ottengono circa  30 panzerotti oppure un calzone del diametro di cm. 36

La mia mamma, come la mia nonna impastavano tutto a mano... io uso il robot!!! ih ih ih!!
Mettere la farina, il sale e lo zucchero nel robot, aggiungere il latte,(tiepido e NON caldo mi raccomando!!) nel quale si è disciolto l'olio ed il panetto sbriciolato di lievito.
Far andare il robot a media velocità finchè non viene assorbito tutto il liquido e si forma una massa liscia e morbida.



formare una palla e lasciarla riposare infarinata in una ciotola, avvolta in un panno di cotone....
 


La mia mamma, come la mia nonna, mettevano il fagotto sotto una coperta, al caldo, per facilitare la lievitazione... io metto la ciotola direttamente nel forno, con accesa SOLO la lucina!!

Il segreto per una buona lievitazione, dicevano la mia mamma e la nonna, era di impastare con le mani calde...
Io ho invece le mani perennemente fredde, pure d'estate.. sarà per un difetto della circolazione sanguigna... in effetti le prime volte l'impasto non mi "cresceva"... poi ho scoperto il vero segreto!!
Il latte (o l'acqua se preferite) da aggiungere alla farina deve essere alla temperatura giusta e cioè tiepido e NON troppo caldo o troppo freddo...
Il calore del latte scioglie il lievito, ne disgrega le molecole e favorisce la fermentazione, mentre la lavorazione con le mani (o nell'impastatrice o nel robot) non fa che aggiungere aria all'impasto, cosi che questo si possa gonfiare.
Ecco perchè tante volte qualcuno consiglia di sbattere l'impasto sul piano infarinato, di prenderlo a cazzotti, di tirarlo e stracciarlo... poveretto!! ah ah!
Ecco perchè è necessario anche tenere l'impasto avvolto in un panno affinchè non prenda aria esterna e non si raffreddi durante il riposo...
Infatti, dopo 2 ore... ecco com'è diventato!!


bello gonfio e profumato!!! Se ci poggiate l'indice sopra deve rimanere la fossetta...
... e mi raccomando: il sale va aggiunto alla farina, ma sempre lontano dal lievito!!!


PENNE CON FUNGHI CARDONCELLI

"LE PENNE C' LE GARDONCIJIDDE"


Per 4 persone:

250 gr di penne
250 gr di funghi cardoncelli
1/2 cipolla
3 - 4 pomodori pelati
un ciuffo di prezzemolo
50 gr di burro
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 dado vegetale ai funghi

Pulire i funghi delicatamente e tagliarli a pezzetti.
In una pentola fondere il burro nell'olio e lasciarvi rosolare la cipolla tritata.
Aggiungere i funghi e lasciar cuocere a fuoco moderato e col coperchio per 10 minuti.
Mettere nella pentola i pomodori pelati tagliati a pezzetti, il dado ai funghi e continuare la cottura per altri 10 minuti. Se necessario aggiustare di sale.
Scolare la pasta al dente, condirla col sughetto e spolverizzare di prezzemolo tritato


FUNGHI CARDONCELLI

""Il Cardoncello (Pleurotus eryngii) è uno dei funghi più buoni, prelibati, di colore scuro, carnoso, sodo e dall'inconfondibile sapore.
Chiamato con nomi diversi: Cardoncello, Cardarello, Ferlengo, fungo di Ferula, cresce spontaneo in alcune regioni italiane come la Puglia, la Basilicata, la Calabria, Sardegna e alcune province del Lazio e della Sicilia.
Ma è l'altopiano delle Murge appulo-lucane, la culla di questo fungo. Qui si concentra la maggior parte della produzione spontanea e coltivata perchè in questi terreni poveri a misto prato il fungo trova il suo habitat ideale.
Il Cardoncello è stato definito in diversi modi fino ai giorni d'oggi. Alcuni lo considerano un fungo "onesto" perchè non si confonde allo stato naturale con nessun fungo velenoso, altri lo considerano "discreto" perchè il suo profumo in cucina non è penetrante, ma sottile ed "elegante". In epoca più recente lo considerano "democratico" perchè con i suoi aromi equilibrati non copre ma valorizza il sapore di altre pietanze, tanto da suscitare l'interesse gastronomico dei migliori maestri di cucina del mondo.
Non esiste al mondo un fungo che alle qualità già descritte associa una consistenza che rimane invariata anche dopo la cottura. Si può consumare indifferentemente crudo, arrosto, fritto, gratinato, trifolato e come condimento in moltissime pietanze a base di pasta, riso, carne, pesce, legumi e verdure, mantenendo inalterate le sue doti organolettiche e il più delle volte esaltando addirittura l'ingrediente in associazione.""

testo tratto da:
http://www.fungocardoncello.it/fungo-cardoncello.html

Io lo uso spesso in cucina, è dolce, carnoso e profumato, e a seconda delle ricette lo preferisco allo champignon.
Eccolo:


AIUTIAMO L'ABRUZZO

L'AQUILA VOLA A CASA TUA

Carlo Rienzi, Presidente Codacons

Cari amici,

il Codacons, per manifestare il suo affetto ai cittadini abruzzesi e per essere ancora più vicino al loro dramma, e' tra i promotori di “Okabruzzo.it - l'aquila vola a casa tua”, il progetto presentato martedì 6 ottobre insieme al nostro amico Jimmi Ghione e a Striscia La Notizia.

L'iniziativa consiste nella realizzazione di un sito web (http://www.okabruzzo.it) nato con l'obiettivo di contrastare la dura crisi che stanno vivendo le piccole aziende nel loro mercato locale dopo il terribile terremoto che le ha colpite.

Abbiamo cercato attraverso questa iniziativa di sostenere il lavoro e la speranza di chi ha visto portarsi via tutto in pochi minuti; è un aiuto diretto con benefici immediati e prospettive concrete per chi quella terribile notte ha perso tanto ma non la fiducia e l'orgoglio per la propria terra e per le proprie tradizioni che ora, con http://www.okabruzzo.it, potranno raggiungere tutta l'Italia e superarne i confini.

Sono tante le specialità enogastronomiche a disposizione su internet, ma anche ceramiche e altra oggettistica tipica aquilana. Incoraggiamo le attività produttive, promuovendo la genuinità e l'affidabilità delle aziende nei confronti dei consumatori..

E’ stato possibile realizzare l’iniziativa grazie al sostegno ottenuto da Monopoli di Stato, Sisal e Mkt121, con il patrocinio della Provincia dell'Aquila, la Collaborazione di Confindustria, Confartigianato e CNA che insieme a noi hanno creduto alla possibilità di trasformare una calamità in una opportunità. Fondamentale anche il contributo di Poste Italiane che, nonostante non goda sempre di ottima fama ha garantito la consegna gratuita in tutta Italia entro 24 ore per pacchi fino a trenta chili.

I DETTAGLI DELL’INIZIATIVA SUL SITO http://WWW.OKABRUZZO.IT

A presto!



E' tornato l'ottimismo e il sorriso a L'Aquila, per il rilancio delle attività produttive.

Dopo l'intervento a Striscia la Notizia,

GUARDA QUI LA PUNTATA DI STRISCIA LA NOTIZIA

l'iniziativa OKABRUZZO è letteralmente esplosa: nelle 24 ore successive alla trasmissione i visiatori del portale sono stati più di 100.000 e sono "piovuti" 3000 ordini non solo dall'Italia.

Alcuni stanno lavorando anche di notte per essere puntuali nelle consegne; ora le piccole aziende dell'aquilano ringraziano di cuore Striscia e il Codacons.

Mi raccomando, se puoi, passa parola ad almeno cinque amici!

martedì 13 ottobre 2009

SPAGHETTI COL TONNO

per 4 persone:

250 gr di spaghetti
1/5 kg di pomodori pelati
1 scatola di tonno all'olio d'oliva da 80 gr
1 spicchio d'aglio
2 cucchiaini di capperi sott'aceto
olio extravergine di oliva
sale, pepe

Rosolare l'aglio intero in 4 cucchiai di olio evo, aggiungere i pelati e i capperi, lasciar cuocere il sughetto per circa 15 minuti a fuoco lento.
Eliminare l'aglio, aggiungere il tonno (io lo metto con tutto il suo olio...)cercando di non sbriciolarlo troppo, aggiustare di sale e cuocere ancora per 5 minuti.
Cuocere gli spaghetti e scolarli al dente, condirli col sughetto al tonno e una macinata di pepe nero.


TAGLIATELLE ALL'UOVO

per 4 persone:

200 gr di semola
2 uova
1 pizzico di sale

Impastare gli ingredienti a mano o nel robot, alla fine deve risultare un impasto liscio ed elastico.
Stendere la sfoglia nella macchina per la pasta, alla 2° tacca diverse volte, e poi passarla nella trafila delle tagliatelle.
Disporre su un piano infarinato, e lasciar essiccare la pasta per almeno un paio di ore.

Un modo originale di gustare le tagliatelle all'uovo, è aggiungere alla farina un ingrediente che le possa colorare, senza influire troppo sul sapore.
Non stupitevi!! Avrete sicuramente visto le tagliatelle verdi, vero?
Ebbene, nell'impasto sono contenuti gli spinaci.
Quale ghiotta occasione, allora, di provare le mie tagliatelle arancioni, o marroni?
Un esempio, sono le tagliatelle all'arancia, oppure le tagliatelle al cioccolato.
Due piatti che portano colore e allegria in tavola, senza contare lo stupore degli ospiti!
Provare, per credere!!

INVOLTINI DI POLLO E FRITTATA

Per 4 persone:

8 fette di petto di pollo
2 uova
4 fette di prosciutto crudo
50 gr di scamorza
un ciuffo di prezzemolo
50 gr di burro
farina
grana grattugiato
salvia
sale

Fare una frittatina sottile con le uova sbattute, una presa di sale e un cucchiaio di grana grattugiato.
Tagliare a cubetti la scamorza.
Su ogni fetta di petto di pollo disporre 1/2 fetta di prosciutto, un pezzo di frittata, un cubetto di scamorza, un pò di prezzemolo tritato, un pò di grana grattugiato.
Arrotolare ben stretti gli involtini, chiuderli con un paio di stuzzicadenti, passarli nella farina.

In una capiente padella antiaderente fondere il burro con un pizzico di sale ed una presa di salvia in polvere.
Adagiarvi gli involtini e cuocerli a fuoco moderato per circa 15 minuti rigirandoli spesso.
Quando sono ben dorati sgocciolarli dall'olio, eliminare gli stuzzicadenti e servire gli involtini su un letto di insalata croccante condita con solo olio extravergine e sale.


ZUCCHINE ALL'UOVO

"LE ZUCCHINE C' LL'OVE"

Per 4 persone:

500 gr di zucchine piccole
1/2 cipolla
olio extravergine di oliva
1 uovo
menta in polvere
sale

Spuntare e lavare le zucchine, tagliarle a fettine sottili e metterle a rosolare in una padella con 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e la cipolla tritata.
Salare, aggiungere una presa di menta in polvere, mescolare e cuocere col coperchio e a fuoco lento per circa 30  minuti.
A fine cottura aggiungere un uovo leggermente battuto con la forchetta e mescolare.
Servire come contorno caldo o freddo.


FARFALLE AL TONNO E PANNA

Per 4 persone:

250 gr di pasta farfalle
una scatola di tonno sott'olio da 80 gr
un pacchetto di panna UHT
1/2 cipolla rossa
1/2 bicchiere di vino bianco secco
50 gr di burro
origano
sale

Mentre cuoce la pasta, in una padella antiaderente fondere il burro, e rosolare la cipolla affettata fine.
Versare nella padella il tonno, un pizzico di sale e una presa di origano.
Bagnare col vino bianco e lasciar sfumare.
Aggiungere la panna e mescolare, lasciando sobbollire a fuoco lento.
Se occorre, aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta, per rendere il tutto più cremoso.
Cuocere la pasta al dente, scolarla, e metterla nella padella con la panna. Mescolare bene e servire caldo.




lunedì 12 ottobre 2009

INSALATA DI FAGIOLINI PATATE E TONNO

"L'ANZALATE DE FASCIOLINE, PATANE E TUNN"

per 4 persone:

2 grosse patate
500 gr di fagiolini
2 scatolette di tonno all'olio d'oliva
1 cipolla rossa
sale, olio extra vergine

Lessare le patate con la buccia, spellarle e farle raffreddare.
Nel frattempo, lessare i fagiolini a cui avremo tolto le punte e i fili.
Quando sono freddi, tagliarli a circa 3 cm di lunghezza, e metterli in una insalatiera con le patate a tocchetti, il tonno a pezzetti e la cipolla affettata fine fine.
Salare, e condire con abbondante olio evo...
Un'insalata fresca e stuzzicante!!!



FIORI DI ZUCCHINA FRITTI

"LE FIURE FRITTE"

per 4 persone:

20 fiori di zucchina
2 uova
sale
latte
formaggio pecorino
farina
olio per friggere

Lavare e asciugare i fiori di zucchina lasciandoli colare su una gratella, passarli nella farina



Intanto in una ciotola battere le uova con un pizzico di sale, aggiungere un filo di latte e 2 cucchiai di pecorino grattugiato
Metterci dentro i fiori rigirandoli bene



e friggerli in olio di semi ben caldo, per 2 minuti soltanto, si devono gonfiare e dorare



Posare su carta casa per assorbire l'olio in eccesso e servire caldi e croccanti come contorno





TROCCOLI CON SUGO DI SEPPIE RIPIENE

"LE TROCCOLE CO' LE SECCIE O' SUCHE"


per 4 persone:

400 gr di troccoli freschi
4 seppie di media grandezza già pulite
300 gr pane raffermo
100 gr pecorino pugliese
2 uova
2 spicchi d’aglio
prezzemolo
latte
sale, pepe
500 gr di pomodori pelati
olio extravergine d’oliva

Tritare nel robot la mollica di pane, il pecorino grattugiato, 1 spicchio d’aglio, il prezzemolo, un pizzico di sale e pepe.
Mettere il composto tritato in una ciotola ed amalgamarvi le uova, aggiungere un filo d’olio ed un filo di latte e mescolare fino ad ottenere un impasto piuttosto denso.
Riempire le seppie con il composto, e richiudere l’apertura con un paio di stuzzicadenti.


Preparare il sugo rosolando l'altro spicchio d'aglio intero in poco olio extravergine d'oliva.
Quando diventa rosato eliminare l'aglio e versare nella pentola i pomodori pelati, un pizzico di sale ed un ciuffo di prezzemolo tritato.
Cuocere il sugo a fuoco moderato per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto finchè si addensa.
Mettere delicatamente le seppie nel sugo di pomodoro e cuocere a fuoco lento per circa 1/2 ora o poco più, controllando che diventino tenere e non si attacchino al fondo del tegame.

Cuocere i troccoli in abbondante acqua salata.
Scolarli al dente e condirli con il sugo delle seppie.
Servire le seppie come secondo piatto.



TROCCOLI AL SUGO DI CERNIA

"LE TROCCOLE CO' LA CERNIE"


per 4 persone:


400 gr di troccoli
un trancio di cernia
una scatola da 1/2 kg di pomodori pelati
uno spicchio di aglio
un ciuffo di prezzemolo
olive verdi e nere
sle, pepe
olio evo

Soffriggere l'aglio ed il prezzemolo tritati in poco olio evo.
Aggiungere i pomodori pelati e cuocere per una decina di minuti, a fuoco lento e col coperchio.
Intanto togliere la pelle al trancio di cernia, eliminare la lisca e ridurlo in piccoli pezzi.
Mettere nel sughetto le olive verdi e nere denocciolate e tagliate a rondelle, aggiungere la cernia e continuare la cottura per altri 10 minuti.
Aggiustare di sale e pepe e condire i troccoli.


TROCCOLI

"LE TROCCOLE"

per 6 persone:

500 gr di farina di semola
300 gr di acqua bollente
sale

Mettere gli ingredienti nel robot e lasciar andare finchè non si amalgama tutto.
Risulterà una massa granulosa, non vi spaventate, riprendetela e lavoratela un pochino a mano su un piano infarinato e formate una palla elastica e liscia.
Staccarne piccoli pezzi e passarli nella nonna papera parecchie volte finchè la stesa non diventa bella liscia.
Passare poi ciascuna sfoglia nella trafila per gli spaghetti alla penultima tacca, devono venire belli spessi, perchè i troccoli hanno sezione quadrata.
Lasciare asciugare su un telaio infarinato (io li ho preparati la sera prima).

Cuocere i troccoli al dente, e condire preferibilmente con sugo di pesce, per esempio con  le seppie ripiene o col sugo di cernia.







PEPERONI ALLA PIZZAIOLA

"LE PAPERUSSE A' LA PIZZAIOLE"

per 4 persone:

4 peperoni gialli medi o 2 grandi
3 patate
4 /5 pomodori pelati
un ciuffo di prezzemolo
1 spicchio di aglio
olio evo
1 cucchiaio di capperi
grana grattugiato
sale, pepe

Eliminare il picciolo ai peperoni, lavarli, asciugarli, tagliarli a falde ed eliminare le parti bianche interne ed i semi.
Pelare le patate e tagliarle a fette non più spesse di 1/2 cm.
Disporre le falde di peperone in una pirofila in pirex unta di olio, condire con i pomodori a pezzetti, il prezzemolo e l'aglio tritati, i capperi, sale, pepe ed una presa abbondante di grana grattugiato (meglio se pecorino)
Coprire con le fette di patate facendo attenzione a non sovrapporle tra loro, condire ancora con pomodori sale, pepe, grana per formare la crosticina, e un filo di olio.
Aggiungere poca acqua e cuocere nel forno a 220° per 40 minuti, controllando la cottura delle patate.



RIGATONI CON COZZE E ACCIUGHE

"LE RIGATONE C' LE COZZ E L'ACCIUGHE"

Per 4 persone:

300 gr di rigatoni
1/2 kg di cozze
2 filetti di aggiughe sott'olio
200 gr di pomodorini
1 spicchio di aglio
1/2 cipolla
4 cucchiai di olio
1 cucchiaino di capperi sott'aceto
un ciuffo di prezzemolo
4 / 5 foglie di basilico fresco
4 cucchiai di olio evo
1/2 bicchiere di vino bianco
sale, peperoncino tritato

Aprire le cozze, eliminare i gusci e conservare la loro acqua, intanto cuocere la pasta al dente.
Preparare un soffritto con l'olio, l'aglio e la cipolla affettati, aggiungere il prezzemolo e il basilico tritati, i capperi, le acciughe e i pomodorini a filetti e privati dei semi e bagnare col vino bianco.
Lasciar sfumare quindi aggiungere le cozze con la loro acqua, aggiustare di sale e un pizzico di peperoncino tritato.
Cuocere per una decina di minuti e con questo sughetto condire la pasta.



domenica 11 ottobre 2009

CIALDEDDA

"LA CIALDEDD"

la "cialdedda" a Bari è la classica insalata estiva, fresca e nutriente....
non manco mai di farla ai primi caldi, non è solo un contorno, ma una vera e propria cena se servita abbondante e con crostoni di pane casareccio... provare per credere!!

per 4 persone:
4 grosse patate
4 pomodori tondi da insalata
2 cetrioli
1 mazzetto di rucola
1 cipolla rossa di Acquaviva
olio extravergina di oliva
aceto
sale
origano

Lessare le patate e pelarle dopo che sono cotte. Tenerle da parte per farle raffreddare.
Intanto lavare e tagliare a pezzi i pomodori.
Sbucciare i cetrioli e tagliarli a pezzi.
Lavare la rucola e sbucciare e affettare sottilmente la cipolla.
Raccogliere tutto in una insalatiera.
Quando si sono ormai raffreddate, tagliare a pezzi anche le patate e aggiungerle al resto dell'insalata.
Condire con olio, sale, origano, e una spruzzatina di aceto di vino bianco.
Si accompagna con pane casareccio.


ORECCHIETTE CON LA RUCOLA E POMODORINI

"LE STRASCENATE C' LA RUCHE E LE PUMDORINE"

per 4 persone:

300 gr di orecchiette fatte in casa
1 mazzetto abbondante di rucola selvatica
una ventina di pomodorini ciliegina
1 spicchio di aglio
5 cucchiai di olio evo
ricotta dura da grattugiare
sale, pepe

Pulire la rucola, lavarla e metterla a scolare.
Intanto cuocere la pasta.
A parte preparare il sughetto: scaldare l'olio in una padella antiaderente e rosolarci lo spicchio di aglio tagliato a filetti, aggiungere i pomodorini spaccati in quattro, dargli una rimescolata veloce e cuocere a fuoco vivo per solo 5 minuti.
Aggiungere la rucola ai pomodorini, un pizzico di sale e un mestolo dell'acqua di cottura della pasta, e lasciar cuocere per altri 10 minuti, si sprigionerà un buon profumino!!!


Scolare la pasta al dente, versarla nella padella del sughetto, mescolare e servire.
Nei piatti condire con pepe nero macinato fresco e la ricotta dura tagliata a "trucioli", cioè grattandola direttamente con un coltello seghettato...


PASTA CON LA RUCOLA E ACCIUGHE

"LE PENNE C' LA RUCHE"

per 4 persone:

300 gr di pasta tipo penne, rigatoni o fusilli
un mazzetto abbondante di rucola
5/6 filetti di acciughe sott'olio
5/6 cucchiai di olio evo
sale, pepe

Pulire e lavare la rucola e metterla a cuocere insieme alla pasta, nella stessa pentola, in acqua bollente salata.
Intanto, mettere a scaldare l'olio evo in un pentolino e sciogliervi dentro i filetti di acciuga.
Scolare la pasta con la rucola al dente e condirla con l'olio di acciughe, spolverizzare di pepe nero macinato fresco e servire.



LA RUCOLA

Non so da voi in giro per l'Italia, ma qui da noi la Rucola (detta anche Ruca) è quella piantina che cresce spontanea in campagna, in genere ai margini delle strade, con foglioline verdi piccole e tenerissimi fiorellini piccoli e gialli...
Noi la usiamo in cucina!!
Ne esiste una versione per la vendita che ha le foglie più grandicelle ma è insipida, ma noi invece preferiamo quella selvatica che ha un gusto amarognolo e piccante e la mangiamo cruda nelle insalate, sulla pizza alla crudaiola, oppure cotta con la pasta....
Si pulisce staccando una per una le foglioline dallo stelo, lavandole per bene (alcuni usano acqua e Amuchina, ma per me perde il sapore...) e lasciandole asciugare al fresco.
E' prolifera in particolar modo in questo periodo, e così capita spesso di incrociare in campagna intenditori che la raccolgono e la selezionano per portarsela a casa...
Chiaramente si evita di prendere quella in prossimità del ciglio di una strada trafficata per motivi legati all'inquinamento, ma quella presa nei campi, e comunque lavandola bene, vi assicuro che è buona!!



FOCACCIA BARESE

"LA F'CAZZE"

per 8 persone:

600 gr di farina 0
350 ml di acqua tiepida
1 panetto di lievito di birra
2 cucchiaini di sale fino
2 cucchiaini di zucchero
60 ml di olio evo

per il condimento:
un barattolo di pelati da 1/2 kg
una decina di olive taggiasche
sale, origano

Impastare tutti gli ingredienti a mano, in una ciotola grande, usando un cucchiaio di legno.
Se vi è più comodo, usate l'impastatrice o il robot da cucina, finchè diventa soffice e spumoso.
Mettere l'impasto a lievitare in una ciotola, e coprire con pellicola trasparente.
Mia mamma la metteva al calduccio sotto una coperta, io invece lo stendo con le mani direttamente in una teglia da cm 36, unta di olio evo, nel forno con accesa solo la lucina, per due ore.
Vedrete che raddoppia di volume e diventa gonfia.
La ricetta originale barese prevede l'utilizzo di pomodorini rossi da "skattare" cioè rompere con le mani e depositare sulla focaccia, ma vanno bene anche i pomodori pelati tagliati a tocchetti grossolani... dopo nemmeno due minuti vedrete che cominciano a sprofondare nell'impasto gonfio...
Aggiungere olive verdi taggiasche senza denocciolarle, condire con una presa di sale grosso, un pò del sughetto dei pelati, origano e un filino di olio evo tutt'intorno.
Infornare nella parte bassa del forno già caldo, per 30 minuti a 220°
La focaccia deve risultare cotta e croccante alla base, ma soffice in superficie.
Assicuratevi della giusta cottura infilzando uno stuzzicadenti in verticale, se estrendolo è asciutto vuol dire che l'impasto è cotto bene.



Questa focaccia può essere servita sia calda che fredda, ottima per cena ma anche per merenda, ideale da portare in spiaggia!!

FOCACCIA BARESE FARCITA

"LA F'CAZZE ACC'NZATE"

Fare la ricetta base della Focaccia Barese
Guardate quanto cresce dopo le due ore in forno con solo la lucina accesa!!
E' bella gonfia... considerando che ho usato 500 gr di farina e la teglia misura cm 36 di diametro per 3 cm di altezza...


Ci ho messo sopra cubetti di mortadella e di salamino, tocchetti di gorgonzola piccante e mozzarella a pezzetti, poi olive nere denocciolate...
E ancora ho ricoperto di salsa di pomodoro e un filo di olio evo...
Cuocere in forno preriscaldato a 220° per 30 minuti





FRIGGITELLI

"LE PAPERUSSE FRITTE"

Sono peperoni dolci, piccoli e verdi, ma si trovano anche gialli e rossi.
E dalle mie parti si mangiano di solito fritti...
Si stacca il gambo, si lavano e soprattutto si asciugano per bene, poi si friggono in olio di semi caldissimo, per pochi minuti... attente a non bruciarli!!!
Scolati del loro olio (ma non troppo che è saporitissimo!!!!) io li condisco semplicemente con un pizzico di sale...
Sono un ottimo contorno, ma qui a casa ce li mangiamo in mezzo a due fette di pane di Altamura!!!






CARNE ALLA PIZZAIOLA CON PATATE

"LA CARN A' LA PIZZAJOLE"

per 4 persone:

4 belle fette di scottona per pizzaiola
1 spicchio d'aglio
un mazzetto di prezzemolo
5/6 patate medie
pomodori pelati
sale, pepe
origano
5 cucchiai di olio evo

Io condisco tutto a freddo: mettere in una teglia o una grande padella antiaderente l'olio, le fettine di carne, l'aglio ed il prezzemolo tritati, i pelati a pezzetti, l'origano e le patate a fettine, o a cubetti.
Condire con sale e pepe, aggiungere acqua fino a coprire il tutto, mettere il coperchio e cuocere a fuoco lento per almeno 1 ora e 1/2, o finchè non si intenerisce la carne. Si deve stracciare facilmente...
Se preferite cuocere con la pentola a pressione, calcolare circa 50 minuti dal fischio.
Servire la carne con le patate e con un pò del sughetto.
....e con il sugo che avanza, ci condite la pasta, (meglio se i "paternosti"), cosparsi di grana grattugiato e pepe!



PEPERONI RIPIENI

"LE PAPERUSSE CHIJENE"

per 4 persone:

2 peperoni grandi gialli o rossi, dolci
pane casereccio raffermo
latte q.b.
2 uova
grana grattugiato, meglio pecorino
1 cucchiaio di capperi sott'aceto
4 acciughe sott'olio
un ciuffo di prezzemolo
2 spicchi di aglio
4 - 5 pomodori pelati
sale, pepe
olio extravergine di oliva

In una ciotola spezzettare il pane ed inzupparlo nel latte finchè non viene tutto assorbito, per ottenere un impasto moderatamente morbido.
Amalgamare al pane: il formaggio grattugiato, la metà dei capperi, 1 spicchio di aglio ed il prezzemolo tritati, le acciughe spezzettate, un filo di olio, sale e un pizzico di pepe.
Legare il tutto con le uova e mescolare bene.
Lavare e asciugare i peperoni, tagliare la calotta superiore, eliminare quindi il picciolo ed i semi.
Riempire la cavità dei peperoni con l'impasto di pane.
Adagiare i peperoni in una pirofila da forno e condire ancora con sale, pepe, i rimanenti capperi, i pomodori pelati tagliati a filetti, aglio e prezzemolo tritato, un filo di olio e bagnare il tutto con poca acqua.
Cuocere in forno a 200° per circa 1/2 ora.