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Seeing is believing ...

Thanks, Caterina





BUON APPETITO!!!

Quanti siamo a tavola ?

domenica 19 giugno 2011

GNOCCHI DI PATATE CON ASPARAGI E GORGONZOLA

per 4 persone:

300 gr di asparagi
500 gr di gnocchi di patate
4 cucchiai di olio evo
50 gr di burro
200 ml di panna da cucina
100 gr di gorgonzola piccante
grana grattugiato
1 dado per brodo vegetale

Lavare e tagliare a pezzetti solo le punte degli asparagi, e soffriggerli a fuoco lento in una pentola, con olio e burro per 1/4 d'ora.
Aggiungere un dado vegetale, e tre cucchiai di acqua calda. Continuare la cottura per altri 5 minuti col coperchio.
In un altra pentola, scaldare la panna, e aggiungervi il gorgonzola sbriciolato.
(in alternativa si può utilizzare il Philadelphia, e mescolare con abbondante pecorino grattugiato, il sapore sarà più delicato).
Infine aggiungervi gli asparagi, dopo averli pestati grossolanamente con una forchetta.
Cuocere gli gnocchi in acqua bollente e salata, scolarli, mescolarli alla panna con gli asparagi.
Cospargere di grana grattugiato, e servire caldo.


sabato 18 giugno 2011

CAPRESE

per 4 persone:

4 mozzarelle "fiordilatte" da 150 gr ciascuna
500 gr di pomodori ciliegina
4 foglie di basilico fresco
olio extravergine di oliva
sale

Adesso penserete che sono impazzita!!
Spiegare la ricetta della caprese?? è la cosa più facile e semplice del mondo!!
Ma poichè ho scoperto che questo blog è seguito, anche se silenziosamente, anche all'estero, vorrei comunque trasmettere al mondo intero l'amore per la cucina italiana, e la magnificenza della dieta mediterranea, ricca di profumi, di sapori... e di semplicità.
Quindi, signori, ecco a voi la Regina della tavola italiana: la Caprese!!!
Occorre un grande piatto da portata, per presentare al meglio la mozzarella.
Tagliare la mozzarella fiordilatte a fette non troppo spesse.
Mi raccomando, deve uscire del latte quando la si taglia!!
Altrimenti vuol dire che non è freschissima, e il suo sapore saprà di gomma...
In alternativa, per chi la gradisce, utilizzare della mozzarella di bufala, altro simbolo incontrastato della cucina italiana!
Purtroppo, ha un sapore deciso che non piace a tutti, per esempio a me...
Quando si dispongono le fette di mozzarella nel piatto, cercare di accavallarle un pochino, ciò permetterà al condimento di penetrare all'interno, tra una fetta e l'altra.
Lavare bene i pomodori ciliegina e tagliarli a spicchi, distribuendoli sulle fette di mozzarella.
Condire con un filo di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale, e una spruzzata di basilico fresco, tritato.
Decorare con foglie intere, al centro del piatto.
La caprese si mangia tutto l'anno, ma questo è il periodo giusto per assaporare il basilico.
In alternativa, si può condire la Caprese, con origano secco.
A pranzo, a cena, come contorno, come antipasto, oppure come piatto unico, ricordasi di accompagnare sempre la caprese con fette di pane casareccio, da inzuppare nel condimento, fatto di latte, olio e sughetto del pomodoro...


Non è una meraviglia???
Il sapore migliore, sta nelle ricette semplici...

venerdì 17 giugno 2011

BUCATINI CON I FAGIOLINI

per 4 persone:

250 gr di bucatini
300 gr di fagiolini freschi
500 gr di pomodori pelati in scatola
1 spicchio di aglio
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
formaggio pecorino
3/4 foglie di basilico fresco
sale, pepe

Prima di tutto occorre togliere le punte ai fagiolini, eliminando eventuali fili.
Poi lavarli bene, e tagliarli a metà.
Quando bolle l'acqua per la pasta, aggiungere una presa di sale, i fagiolini e la pasta.
Sì, tutto insieme!
Nel frattempo preparare il sughetto, rosolando l'aglio tritato nell'olio caldo.
Aggiungere i pomodori pelati, sale e pepe, e le foglie di basilico fresco.
Cuocere una decina di minuti a fuoco vivace.
Quando sia i fagiolini che i bucatini sono cotti, scolare e condire col sugo di pomodoro.
Servire cospargendo con pecorino grattugiato.


Questo è il periodo giusto per assaporare il basilico!
Rende ogni cosa più buona, persino questo semplice sugo di pomodoro all'aglio!
Esalterà anche il sapore dei fagiolini freschi.
Una ricetta semplice, e facile da fare, ma tanto gustosa!




sabato 28 maggio 2011

BRACIOLE DI CAVALLO

"Le brasciòle de cavadd"

per 4 persone:

8 fettine di carne di cavallo
8 fettine di pancetta
100 gr di caciocavallo
formaggio pecorino
1 spicchio di aglio
un ciuffo di prezzemolo
1/2 cipolla bianca
1/2 bicchiere di vino bianco secco
500 gr di passata di pomodoro
4/5 foglie di basilico
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale, pepe, peperoncino

Solitamente, nel nord Italia, la parola "braciole" indica le fettine di carne da cuocere alla brace, da cui il nome.
Noi del sud invece, definiamo come "le braciole" gli involtini di carne, cotti in tegame...
Insieme al ragù, questa ricetta è la regina della domenica barese, le mitiche "braciole di cavallo"!!


Battere leggermente le fettine di carne, cercando di appianarle.
Adagiare su ogni fetta di carne, una fettina di pancetta, e un cubetto di caciocavallo.
Cosprargere di prezzemolo e aglio tritato, pecorino garattugiato, sale e pepe.


Arrotolare le fette di cavallo ben strette, e fissarle con un paio di stuzzicadenti.
In una pentola, io uso la pentola a pressione, lasciar appassire la cipolla tritata nell'olio extravergine di oliva, quindi adagiare le braciole e lasciarle rosolare a fuoco vivo da tutti i lati.
Bagnare col vino e lasciar sfumare.
Aggiungere la salsa di pomodoro, condire con una presa di sale, il basilico, e la punta di un peperoncino.
Chiudere il coperchio della pentola a pressione, e cuocere per 50 minuti, a partire dal fischio.
Nel caso in cui non si dispone della pentola a pressione, cuocere per almeno due ore, finchè le braciole non si inteneriscono.
Con il ragù ottenuto, potete condire la pasta, meglio se sono le orecchiette baresi!!


Se non piace il sapore della carne di cavallo, che effettivamente è un pò forte, si può fare la ricetta con della carne di vitello.
Ma il gusto delle braciole sarà decisamente diverso!








RAGU' DI MANZO

"U ragù"

per 4 persone:

600 di spezzatino di manzo per ragù
1/2 cipolla bianca
olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di vino rosso secco
750 ml di salsa di  pomodoro
3/4 foglie di basilico
noce moscata
sale, pepe

Nella pentola a pressione, lasciare appassire a fuoco dolce, la cipolla tritata sottilmente con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva.
Adagiare i pezzi di spezzatino e farli rosolare a fuoco vivace da tutti i lati.
Bagnare col vino rosso, e lasciar sfumare.
Aggiungere la salsa di pomodoro, le foglie di basilico lavate, sale, pepe, e noce moscata in polvere.
Chiudere il coperchio della pentola a pressione e lasciar cuocere per 50 minuti dal fischio.


Il ragù di carne, a Bari, è il piatto tradizionale della domenica, come in gran parte dell'Italia del sud.
Qui lo facciamo con spezzatino di manzo, oppure con le "braciole di cavallo".... ma questa è una ricetta di cui parlare a parte.
La ricetta originale, antichissima e di origini napoletane, prevede la cottura della carne in pezzi a fuoco lento, per ben 3 ore!!
Questo per ottenere carne tenera, e un sugo dalla giusta consistenza.
Infatti un buon ragù, deve essere denso e cremoso.
Una salsa che, se risulta troppo liquida, occorre cuocere ancora, lasciando sobbollire a fuoco lento, e mescolando spesso, per non farla attaccare al fondo del tegame.
Noi donne moderne non abbiamo tutto questo tempo a disposizione, per cui io uso la comoda pentola a pressione.
Seguendo la mia ricetta, otterrete una carne tenera e saporita, e col sugo ci potete condire le tagliatelle, cospargendole di grana grattugiato.

Ma mi raccomando, che siano tagliatelle all'uovo, perchè solo queste riescono a trattenere sulla superficie, il sapore del nostro gustoso ragù!
In alternativa alle tagliatelle, se il sugo del ragù è abbondante, potete preparare la mitica pasta al forno, il cosiddetto timballo, piatto tradizionalmente domenicale per eccellenza.
Oppure condire le orecchiette baresi.
O anche la parmigiana di melanzane.
Ma vi consiglio di cominciare a cucinare molto presto al mattino, perchè le suddette ricette sono lunghe, e laboriose.

ARROSTO DI TACCHINO CON SPINACI

per 4 persone:

600 gr di fesa di tacchino, in una unica fetta
500 gr di spinaci
1/2 cipolla bianca
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
50 gr di margarina
100 gr di pancetta affumicata
1/2 bicchiere di vino bianco secco
noce moscata, salvia, rosmarino
sale, pepe

Mondare gli spinaci, lavarli bene e  tagliarli grossolanamente.
Nel caso si usassero spinaci surgelati, scongelare 6 cubi in acqua calda, scolare e strizzare.
Battere leggermente la fesa di tacchino per renderla di spessore omogeneo, quindi spruzzarla di sale, salvia e rosmarino in polvere.
Arrotolare la fetta di tacchino su sè stessa e legarla stretta con spago da cucina.
Nella pentola a pressione, rosolare la cipolla tritata con i tre cucchiai di olio extravergine di oliva, la pancetta a dadini, e 25 gr di margarina.
Adagiare il rotolo di tacchino, e farlo rosolare nel soffritto da tutti i lati, a fuoco vivace.
Bagnare con il vino bianco e lasciar sfumare.
Aggiungere gli spinaci, e i restanti 25 gr di margarina.
Insaporire con sale, pepe e noce moscata in polvere, quindi mescolare gli spinaci e chiudere il coperchio della pentola a pressione.
Cuocere per 40 minuti dal fischio.
Servire l'arrosto caldo, adagiato sul letto di spinaci.








venerdì 28 gennaio 2011

PEPERONI ROSSI RIPIENI, CON TONNO E MOZZARELLA

per 4 persone:

2 peperoni rossi dolci, grandi
2 uova
latte
pan carrè
2 scatolette di tonno sott'olio
grana grattugiato
1 mozzarella "fiordilatte" da 200 gr
erba cipollina tritata
1/2 cipolla bianca
sale, pepe

Eliminare il picciolo ai peperoni, lavarli, e tagliarli a metà nel senso lungo.
Quindi, eliminare i semi all'interno.
In una ciotola, battere le uova con un filo di latte.
Aggiungere sale, pepe, erba cipollina e il formaggio grana.
Spezzettare il pancarrè e metterlo nella ciotola, premendo con una forchetta, affinchè assorba tutti i liquidi.
Aggiungere il tonno sbriciolato, con il suo olio, e la mozzarella a cubetti.
Se l'impasto risultasse troppo liquido, aggiungere altro pancarrè.
Nel caso fosse invece troppo asciutto, aggiungere un goccio di latte.
Mescolare bene, e con questo impasto, riempire i peperoni.
Pressare bene l'impasto, e disporre i peperoni in una teglia.
Condire con olio extravergine di oliva, la cipolla bianca tritata, una presa di sale, pepe, e un pizzico di erba cipollina tritata.
Aggiungere acqua fino a raggiungere un terzo dell'altezza dei peperoni, e cuocere col coperchio, a fuoco lento, per circa 20 minuti.
Servire i peperoni caldi, con la mozzarella filante!




mercoledì 5 gennaio 2011

IL CAPITONE

Durante le feste natalizie, il piatto tipico del sud Italia è il "capitone".
Capitone (dal latino caput, testa) è la denominazione che in alcune regioni d'Italia, soprattutto a Napoli, viene data alla femmina dell'Anguilla anguilla.
Mentre i maschi raggiungono dimensioni di 40-60 cm, le femmine arrivano di solito anche a un metro.
Gli esemplari di dimensioni maggiori, lunghi fino a un metro e mezzo, sono molto apprezzati in cucina, e vengono di solito messi in vendita vivi, in apposite vasche colme d'acqua dolce.
Il capitone è destinato tipicamente al consumo natalizio.
Viene preparato in umido, o anche fritto.
Gli avanzi vengono di solito riciclati il giorno successivo, dopo averli marinati in aceto aromatizzato con origano, alloro, aglio e pepe.
Si tratta di una pietanza molto grassa (circa 24 g di grassi su 100 g di prodotto fresco).
Al di fuori della tradizione natalizia, si preferisce la preparazione alla brace che, permettendo la colatura del grasso in eccesso, garantisce una digeribilità più elevata.
In casa mia, proprio per questo, si mangia solo alla brace!!


CAPITONE ALLA BRACE

Per 4 persone

1 Kg circa di capitone
foglie di alloro
sale
limone

Pulite bene il capitone eliminando le interiora, e tagliando la testa.
Lavatelo, asciugatelo e tagliatelo a pezzi di circa 6/7 cm.
L'animale ha la pelle viscida, e per tenerlo fermo durante l'operazione del taglio, sarà bene avvolgerlo in un foglio di carta da cucina.
Mia nonna, ricordo che lo teneva fermo con un foglio di giornale, ma credo che questo non sia molto igienico!! ah ah!
Tra l'altro ho il ricordo ancora di quando, pur tagliato in pezzi, il capitone continuava a muoversi!!!
Fa impressione tutto ciò, quindi per i deboli di cuore, consiglio vivamente di far tagliare il pesce dal vostro venditore di fiducia!!
Per cucinare il capitone arrosto, basterà porre i pezzi sulla graticola rovente, facendo attenzione a coprire ciascun pezzo con una foglia di alloro, da un lato e dall'altro.
Questo arricchirà il gusto del pesce, ed eviterà che la pelle si bruci al contatto del calore.
Il modo migliore per cucinare il capitone è sulle braci ardenti.
Ma anche cotto sul gas, con una buona griglia, posta sopra una pentola di ghisa, si possono ottenere dei discreti risultati.



Il capitone risulta ben cotto, quando la pelle si stacca facilmente dal corpo, e la lisca si può eliminare delicatamente.
Porre i pezzi in un piatto di portata, e condire semplicemente con sale e limone.

C'è chi preferisce condire il capitone prima di arrostirlo.
In questo caso va preventivamente marinato:

CAPITONE ARROSTO

per 4 persone

1 kg circa di capitone
100 ml di aceto
10 foglie d'alloro
1/2 bicchiere d'olio extravergine d'oliva
succo di 1 limone
sale e pepe q.b
1 - 2 limoni per guarnire

Ponete il capitone in una ciotola e condite con olio, aceto, succo di limone, sale e pepe, lasciando marinare per almeno due ore e girando di tanto in tanto i pezzi nel condimento. Sgocciolate i pezzi di capitone e infilateli in uno spiedo alternandoli con le foglie d'alloro.
Fateli arrostire sulla brace, spennellando di tanto in tanto con la marinata.
Servite in tavola gli spiedi di capitone, accompagnando con spicchi di limone.

Ma il capitone può essere servito anche tra gli antipasti!!
In questo caso, si cucina arrosto e successivamente si procede alla marinatura:

CAPITONE MARINATO

per 4 persone

1 kg anguilla
2 bicchieri di vino bianco
2 bicchieri di aceto
foglie di alloro

origanosale, pepe

Lavare il capitone, eliminare le interiora, dopodichè tagliarlo a pezzi.

Condire con sale, accoppiare ciascun pezzo con l'alloro, e cuocere alla griglia.
Appena saranno scottati, toglierli dal fuoco.
Versare in un tegame l'aceto, il vino bianco, l'origano, il pepe, e porre il tegame sul fuoco.

Appena la marinata bolle, aggiungere i pezzi di capitone e cuocere per 10 minuti, girando i pezzi ogni tanto.
Togliere quindi il pesce dal fuoco, e lasciar reffreddare su un piatto di portata.

Infine, mia mamma "ricicla" gli avanzi di capitone (già cotto semplicemente alla brace), conservandolo in vasi di vetro, e coprendo bene i pezzi con foglie di alloro, grani di pepe nero e aceto, fino a riempire il vaso.
Si conserva così per un paio di settimane, ed è un ottimo antipasto.



giovedì 30 dicembre 2010

COME FARE UN OTTIMO CAFFE'

Premetto che io non amo particolarmente il caffè.
Ne bevo poco, ma quando mi capita, voglio che sia Buono, sì, con la B maiuscola!!
Mio marito invece lo adora, e gli piace berlo in ogni occasione, anche la sera.
Non so come faccia, a me non farebbe più dormire... ah ah!
Però bisogna sfatare il mito del caffè che rende nervosi e insonni.
Conosco persone che ne bevono in grandi quantità e dormono come angeli... Forse è solo questione di abitudine??
Certo, come per tutte le cose, meglio non esagerare...
Ho provato tante volte a fare il caffè, ma per quanti sforzi facessi, sembrava sempre che ci fosse un problema.
Una volta troppo carico, una volta troppo lento...
E comunque mai denso e profumato, come deve essere!
Non è facile fare il caffè.
Se è troppo denso, dà di bruciato.
Se invece è troppo chiaro, trasparente, non dà di caffè...
Allora ho guardato attentamente come mio marito fa il caffè, e ho finalmente capito!!!
Mi sembra una buona cosa mostrarlo anche a voi, per chi volesse provare...


Ciascuno di noi ha preferenze diverse riguardo l'aroma del caffè.
Ci sono in commercio molte marche e molte miscele.
Io preferisco quella prodotta, e impacchettata nella mia città, dove abbiamo uno stabilimento di torrefazione: il mitico Caffè SAICAF!!
La miscela che uso è la Classica, che è sapientemente composta da due qualità di caffè più diffuse nel mondo: la Arabica (delicata e dolce, con aroma intenso) e il Robusta (dà corpo al caffè).
Il connubio di queste due qualità conferisce un aroma inconfondibile, tipicamente italiano, l'ideale per rendere il caffè una bevanda adatta al buongiorno, e alla ospitalità.
Ma qualunque sia la vostra miscela preferita, sappiate che per fare un Buon caffè, bisogna seguire delle regole precise.
Seguite le istruzioni!!
Prima di tutto occorre una buona macchina per caffè.
L'ideale è la classica "caffettiera Moka", non una di quelle da "espresso fatto in casa".....
Io ho una Bialetti con la base elettrica, ma con questo metodo, il caffè verrà ottimo anche se fatto sul gas.
La caffettiera va mantenuta sempre pulita e asciutta, pronta all'uso.
Se non viene usata frequentemente, meglio NON conservarla chiusa, alrimenti potrebbe assumere un cattivo odore.
Se avete una caffettiera nuova, fate il caffè, come viene viene, un paio di volte minimo, ma buttatelo! Servira solo per tirar via il saporaccio del metallo...

Quando riempiamo la caldaia, dobbiamo assolutamente mantenere il livello dell'acqua al di sotto della valvola di sicurezza.
Più acqua, rende il caffè troppo liquido!
Poi dobbiamo riempire l'imbutino di polvere di caffè, bello colmo.
Pigiamo appena col dorso del cucchiaino, poi ne mettiamo ancora un pò, a formare la cupola.
Non spaventatevi, chiudendo la caffettiera, si assesterà tutto!
Chiudiamo bene, avvitando forte la parte superiore alla base, e accendiamo il fornello.. ma non restiamo con le mani in mano, in attesa!!


In una tazza grande, un MUG per esempio, mettiamo un cucchiaino colmo di zucchero ogni due tazze di caffè.
Per esempio, dobbiamo preparare una caffettiera da 6? occorrono 3 cucchiaini di zucchero.
Adesso attenzione!!!
Il primo, denso fiotto di caffè, che vien fuori dalla caffettiera....


... lo mettiamo nella tazza grande, dove abbiamo messo lo zucchero.


Con un cucchiaino, cominciamo a lavorare lo zucchero e quelle poche gocce di caffè.
Mescoliamo energicamente, e piano piano si comincia a formare una deliziosa cremina.


Più mescoliamo, più la cremina diventa chiara, soffice, e spumosa.


Nel frattempo il caffè esce dalla caffettiera... Sentite il profumo??
Non aspettiamo che esca completamente!
Spegniamo il gas quando il caffè esce con la schiuma, bello denso e cremoso.
Se aspettiamo ancora, diventerà troppo liquido!
In questo caso, mio suocero lo definisce in barese "acquaccjumm"..
Non chiedetemi la traduzione letterale! So solo che intende dire che è liquido e chiaro, come...  "acqua sporca".. ah ah!!
Mescoliamo già nella caffettiera, con un cucchiaino, la parte più buona del caffè è sotto!


Mettiamo circa 1/2 cucchiaino di cremina nelle tazze, poi se lo volete più dolce, potete sempre aggiungere altro zucchero, a parte...


Versiamo il caffè sopra la cremina.
Questa, sciogliendosi, lascerà la schiumetta nella tazzina, sulla superficie del caffè.
Mescoliamo bene, e serviamo il nostro caffè bello caldo.


Una buona norma, è servire il caffè accompagnato da un bicchiere di acqua fresca, da bere prima del caffè, per togliere ogni altro sapore, e preparare il palato al gusto sublime di questa bevanda italiana, amata in tutto il mondo...
L'origine del caffè non è italiana, ovviamente, ma sembra che solo da noi venga preparato in questo modo particolare.

Fare il caffè diventa quasi un rituale, che prepara lo spirito e il corpo a ricevere il gusto inebriante...
Oddìo, ne sto parlando come se il caffè mi piacesse di più, adesso... ah ah!!
Ma citando la frase di un celebre attore italiano, in una famosa pubblicità televisiva, "il caffè è un piacere. Se non è Buono, che piacere è???"
Buon caffè a tutti!!

martedì 28 dicembre 2010

RIGATONI CON TONNO E PEPERONI ROSSI

per 4 persone:

250 gr di pasta tipo "rigatoni"
1 peperone rosso
5/6 pomodori pelati
una scatoletta di tonno sott'olio da 80 gr
uno spicchio di aglio
un ciuffo di prezzemolo
olio extravergine di oliva
sale, pepe


Lavare il peperone, eliminare semi e picciolo, e tagliarlo a piccoli pezzi.
In una pentola, rosolare l'aglio intero, aggiungere i pomodori pelati, condire con un pizzico di sale, e lasciar cuocere 10 minuti.
Aggiungere il peperone a cuocere ancora 10 minuti.
Aggiungere anche il tonno sbriciolato, aggiustare di sale e pepe. Cuocere ancora 5 minuti a fuoco vivace.
Cuocere la pasta al dente, e condirla col sughetto ai peperoni e tonno, spolverizzando di prezzemolo tritato.